Università di Salerno, dirigente rischia il processo per documenti negati a studenti

Università di Salerno, dirigente rischia il processo per documenti negati a studenti
Un dirigente dell’Università di Salerno rischia di finire sotto processo con l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio. È questa l’accusa che gli...

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Un dirigente dell’Università di Salerno rischia di finire sotto processo con l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio. È questa l’accusa che gli muove il sostituto procuratore a Nocera Inferiore, Roberto Lenza, che ha firmato una richiesta di giudizio immediato. Stando alle accuse, che vengono collocate in data anteriore e prossima al 14 gennaio scorso, a Fisciano, l’uomo non avrebbe fornito risposta e nemmeno accolto le richieste di accesso agli atti di quattro studenti. In particolare, i quattro - identificati tutti quali parte offese - avevano partecipato a bandi per l’ammissione a corsi di laurea e di specializzazione presso l’Università di Fisciano. Poi, avevano fatto richiesta di accesso agli atti concorsuali, per varie ragioni, tra le quali quelle di verificare punteggi e altri dettagli inerenti alle prove alle quali avevano partecipato. Secondo le denunce presentate poi alla polizia giudiziaria, il dirigente non avrebbe fornito loro risposta nè avrebbe provveduto a comunicare le ragioni del ritardo. Dalle singole richieste sarebbero trascorsi circa trenta giorni. Sull’episodio specifico, anche il Tribunale amministrativo di Salerno si era pronunciato, riguardo procedure e tempistiche. In questo caso, l’indagato riveste il ruolo di responsabile dei procedimenti amministrativi instaurati a seguito della richiesta di accesso agli atti presentata dai quattro studenti. A seguito della denuncia dei quattro, per la maggior parte residenti nel salernitano mentre un quarto ad Avellino, la Procura ha concluso le sue indagini, dopo aver valutato tutti gli elementi, chiedendo per l’uomo il giudizio immediato. Questo, in ragione degli indizi di prova raccolti durante la fase preliminare, ritenuti evidenti al punto da bypassare l’udienza preliminare. La richiesta sarà vagliata dal gip, che potrà poi respingere o fissare una prima data utile per il processo.

 

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Il Mattino