Sos degrado al cimitero di Cava de' Tirreni: «Più pulizia e maggiori controlli»

Ora la speranza è che con l’esternalizazzione del servizio comunale e l’arrivo di nuovi fondi ci sia un miglioramento delle condizioni in cui versa, da troppo tempo, il camposanto

Il cimitero di Cava
Erbacce, cespugli e scale pericolose. Passano i mesi ma manutenzione e pulizia restano un tasto dolente per il cimitero di Cava de' Tirreni che ormai i visitatori...

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Erbacce, cespugli e scale pericolose. Passano i mesi ma manutenzione e pulizia restano un tasto dolente per il cimitero di Cava de' Tirreni che ormai i visitatori paragonano a una giungla.

«Le erbacce e gli arbusti che crescono dappertutto sono diventati un vero e proprio problema. Noi facciamo quel che possiamo per mantenere pulite le tombe ma a volte diventa difficile anche solo raggiungerle. Bisogna fare lo slalom, senza pensare alle scale che con la pioggia si coprono di uno strato viscido e diventano pericolose». Le richieste dei cittadini sono sempre le stesse: maggiori controlli, anche con telecamere, e soprattutto pulizia e manutenzione. Ora la speranza è che con l’esternalizazzione del servizio comunale e l’arrivo di nuovi fondi ci sia un miglioramento delle condizioni in cui versa, da troppo tempo, il camposanto, con un occhio anche ad un maggiore controllo del flusso dei visitatori per tenere lontani i malintenzionati. Vista la recentissima apertura del parco urbano, i paragoni e le critiche sorgono spontanee. Sono in tanti a chiedersi il motivo dello stato di abbandono che riguarda non solo il cimitero ma anche le ville comunali più grandi ed importanti come quella centrale Falcone Borsellino.

«Il verde è senza dubbio importante ed è un valore in più per una città - sbotta un anziano, assiduo frequentato della villa di via Crispi - ma lo stato di abbandono è sotto gli occhi di tutti. È mai possibile non ci sia un operaio comunale, un addetto alla pulizia o anche solo a tagliare l’erba dei giardinetti che già sarebbe tanto». Purtroppo come spesso accade all’origine della questione ci sarebbero sempre le carenze di organico e di fondi.

Si spera che con l’avvio della stagione primaverile questi interventi di pulizia e manutenzione rientrino nella routine mensile. «Siamo speranzosi che ciò avvenga. È nell’interesse di tutti tutelare il verde della nostra città».

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Il Mattino