«Uagliò datem e sord che aggia accattà ‘e sigarett si no ve spar». Erano le 2 del mattino del 9 gennaio scorso quando Antonio Nacchia, 38enne...
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Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, Nacchia avrebbe messo a segno i colpi non soltanto a Salerno ma anche a Castel San Giorgio sempre con la stessa modalità: si fermava con la sua Fiat 500 ogni volta che vedeva un’auto ferma con dentro delle persone ad una certa distanza, scarrellava l’arma, la puntava alle tempie della vittima di turno e si faceva consegnare il denaro. Per rendersi irriconoscibile, nonostante i colpi siano stati perpetrati quasi tutti nel cuore della notte, indossava occhiali a specchio e aveva il cappuccio del giubbotto alzato per coprire la testa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino