In coma dopo l'intervento al seno «Risarcimento negato da 8 anni»

In coma dopo l'intervento al seno «Risarcimento negato da 8 anni»
CAVA DE' TIRRENI - «Le condizioni di Annabella sono sempre più drammatiche e necessitano di assistenza molto costosa, ma nonostante una sentenza di condanna che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CAVA DE' TIRRENI - «Le condizioni di Annabella sono sempre più drammatiche e necessitano di assistenza molto costosa, ma nonostante una sentenza di condanna che obbliga al pagamento di cinquecentottantamila euro, fino ad oggi la famiglia non ha visto neppure un euro».


Sono le dure parole dell’avvocato Michele Avallone, che parla in nome della famiglia di Annabella Benincasa, la giovane madre da otto anni in stato vegetativo dopo un intervento di chirurgia plastica al seno, eseguito alla clinica Iatropolis di Caserta. Il marito Alessandro, così come la madre della donna, sono persone semplici che non amano apparire, ma per un senso di giustizia e soprattutto per dare dignità ad Annabella si sono decisi a parlare, anche se per bocca del loro avvocato: «Con sentenza numero 5053 del 2016, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato il dottore Lucio Romandino alla pena di due anni e sei mesi di reclusione mentre il professore Sergio Brongo a otto mesi di reclusione oltre il pagamento delle spese processuali - spiega l’avvocato Avallone - Ha condannato, altresi, il dottore Romandino al pagamento di una provvisionale complessiva di cinquecentottantamila euro: di questi soldi, ad oggi, non si è visto nulla e non se ne parla proprio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino