SALERNO - Commissioni troppo severe o aspiranti docenti poco preparati? È l’interrogativo che emerge analizzando i primi risultati definitivi delle prove del fatidico...
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Sono tanti, troppi, gli aspiranti insegnanti che non ce l’hanno fatta. C’è chi si è bloccato alle prime battute alla prova scritta e chi non ha passato la fase orale. Il bilancio è a tinte fosche. Questo significa che per alcune materie i vincitori di concorso non saranno sufficienti a coprire i posti disponibili. A settembre si dovrà quindi ricorrere ancora una volta ai docenti precari inseriti nelle graduatorie di istituto e nelle graduatorie ad esaurimento. Quindi sarà ancora valzer supplenti.
Tutta colpa di un concorso che procede a ritmi pachidermici verso la conclusione, ma offre un bilancio doloroso per i candidati docenti. Bastano pochi numeri a certificare la disfatta dei candidati. In Campania 507 cattedre delle medie e delle superiori non potranno essere coperte dai vincitori di concorso perché troppi candidati sono rimasti fermi al palo non riuscendo a strappare i punteggi minimi per arrivare al traguardo. Di riflesso nel Salernitano sono destinate a restare vuote 110 cattedre che l’amministrazione scolastica pensava di coprire con i reclutamenti a scorrimento dalle graduatorie di merito del concorso.
La Caporetto dei candidati al concorsone, annunciato l’estate scorsa come il coronamento del piano assunzionale della Buona Scuola, si materializza analizzando i primi bollettini dei risultati diramati dall’amministrazione scolastica regionale. Va male, anzi malissimo per i candidati all’insegnamento dell’italiano alle medie e alle superiori: su 1.125 posti messi a disposizione, solo 924 insegnanti ce l’hanno fatta superando i test scritti e orali, di qui l’emergere di 201 posti lasciati vuoti in Campania, di cui almeno 40 nel Salernitano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino