«Una coppia gay è stata insultata e spintonata dai bagnini del lido Arenella. I due omosessuali hanno dovuto lasciare la spiaggia». A denunciare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’episodio contestato da Ottavia Voza è accaduto il giorno di Ferragosto. La coppia gay arriva nel parcheggio del lido Arenella, sistema l’auto e si avvia verso la spiaggia libera. Alla coppia omosessuale si avvicinano due dipendenti del lido. L’atteggiamento è scanzonato.
Uno dei bagnini urla verso i due uomini, invitandoli a cambiare percorso. L’offesa parte pochi secondi dopo: «La parola gay, indirizzata ai due uomini, è stata utilizzata in termini offensivi», protesta Voza. «Venite di qua, non andate di là»: questo è stato l’invito dei bagnini che ha scatenato l’ira dei due uomini quando «il bagnino ha utilizzato il termine gay in maniera sprezzante». Ne è nato un diverbio. La discussione ha preso una brutta piega. In zona si sono avvicinati altri clienti del lido. «A quel punto - riparte Voza - il dipendente del lido ha invitato la coppia gay ad andare via, mentre un cliente della struttura ha spintonato uno dei due omosessuali». La discussione ha richiamato in zona il proprietario del lido Arenella che, secondo Voza, avrebbe «spintonato e allontanato la coppia omosessuale. Vogliamo denunciare l’ennesimo episodio di intolleranza sessuale ai danni delle coppie gay perché l’estate 2017 in Italia ha registrato diversi episodi di inciviltà».
Massimo Zerenga è pronto a citare in tribunale Ottavia Voza e i due gay: «Ho chiesto subito scusa. Ho chiesto ai due uomini di abbassare la voce perché le loro urla si sentivano a decine di metri di distanza. Non ci sconvolge la presenza dei gay in spiaggia. Li ospitiamo nel lido, li trattiamo come gli altri clienti. Accanto all’Arenella c’è una spiaggia libera frequentata da gay. A quella spiaggia forniamo un passaggio gratuito dal mio lido». Zerenga è indignato per le urla: «Siamo stati coperti di offese. Quei due ci hanno definiti pagliacci e persone poco serie. Non accetto queste scenate davanti ai miei clienti. Ho chiesto scusa, ho chiesto di abbassare il tono di voce, ma loro hanno continuato a urlare. È chiaro che cercavano pubblicità. Siamo pronti a chiedere i danni in tribunale. Ci sono decine di testimoni che possono dire la verità su quanto accaduto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino