Ai domiciliari per il rischio Covid, minaccia il vicino e torna in carcere

Ai domiciliari per il rischio Covid, minaccia il vicino e torna in carcere
«Questa questione la devo portare a termine ti devo uccidere, non esiste solo il coltello e la prossima sarà tua figlia». Sarebbero queste le minacce costate...

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«Questa questione la devo portare a termine ti devo uccidere, non esiste solo il coltello e la prossima sarà tua figlia». Sarebbero queste le minacce costate nuovamente il carcere ad Antonio Baldo, il 57enne imputato per il tentato omicidio del suo vicino di casa, un infermiere in pensione, lo scorso dicembre. Nell’ordinanza firmata dal gip che ha rispedito in carcere l’uomo, che aveva beneficiato dei domiciliari per il rischio di essere contagiato dal Covid-19 a causa delle sue condizioni, emergono i dettagli del suo arresto eseguito il 15 maggio scorso. Stando ad un’indagine della polizia, e alla denuncia dello stesso infermiere, Baldo si era recato agli inizi di maggio nei pressi di casa del suo vicino, dove tra l’altro lui stesso abita.


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Il giudice gli aveva applicato i domiciliari in un’altra abitazione, in precedenza, per motivi di sicurezza. Nell’incontrare nuovamente la parte offesa, l’avrebbe però minacciata. A dicembre scorso, durante una colluttazione, il 57enne aveva colpito più volte con un coltello la vittima, nel condominio e poi in un ascensore, prima di darsi alla fuga. L’ex infermiere se l’era cavata, per sua fortuna, con pochi giorni di prognosi. Tra i due, a detta dell’imputato, vi erano stati dei problemi in passato. Sul nuovo arresto, il gip non ha avuto invece dubbi: «Il comportamento tenuto dall’imputato è di sostanziale indifferenza rispetto alla misura irrogata», e ha disposto la custodia in carcere».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino