In questi giorni tutta Cava de’ Tirreni ha lottato con lui: messaggi via chat e telefonate per sapere se quel virus mostruoso era stato sconfitto. E invece ieri mattina...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Con lui se ne va un pezzo della nostra città», scrivono in tanti sui social. Popof era, per tanti cavesi, il simbolo di un’intera generazione, ne sono la prova le scritte che ancora sono impresse sui muri della città con il suo soprannome. E lo era diventato grazie alla sua bontà, alla sua educazione, al suo sorriso, al suo essere una persona perbene. Il suo amore per Cava era incondizionato così come quello per la Cavese che seguiva fin da bambino, e che come un vero tifoso non lasciava mai: era aquilotto al Simonetta Lamberti, come in trasferta, nei momenti vincenti, ma in anche in quelli difficili. «Uno di noi - scrivono i tifosi biancoblu - per chi ci guarda da lassù». E poi un messaggio toccante della Curva Sud: «Popof e Basta. Ciao Angelo. Nessuno della nostra grande famiglia blufoncè sarà mai solo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino