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Una sola bara e tante rose per l’ultimo saluto a mamma Antonietta e alla piccola Sharon. Una comunità unita da un dolore straziante le ha accompagnate nel loro ultimo viaggio. Nella Chiesa Santissima Annunziata di Montano Antilia ieri pomeriggio si sono svolti i funerali di Antonietta Delli Santi, la giovane di 26 anni deceduta domenica sera dopo tre mesi di ricovero nel reparto di Rianimazione del Policlinico Federico II di Napoli. Ad accompagnarla nell’ultimo viaggio la sua bimba nata prematura e morta agli inizi di settembre solo venti giorni dopo aver visto la luce. Due vittime del Covid 19. Antonietta, che ancora non si era vaccinata, così le aveva consigliato il ginecologo, è risultata positiva alla 24esima settimana di gravidanza. Entrambe hanno lottato per vivere ma il virus ha avuto la meglio.
Papà Salvatore non si è mai allontanato dal feretro. Fino all’ultimo istante la sua mano è rimasta poggiata sulla bara. Una scena straziante. Il dolore di un uomo che ha perso la mamma dei suoi figli e ancor prima aveva dovuto dire addio al suo piccolo angelo. Al suo fianco la signora Carmela, mamma di Antonietta, e gli altri familiari della sfortunata ragazza. «Dovete essere forti, noi tutti siamo con voi - le parole del sindaco Luciano Trivelli rivolte alla famiglia di Antonietta - la vostra tragedia ha colpito il cuore di tutti, Antonietta ha lottato contro il terribile mostro per tre mesi ma il suo cuore non ha più retto». Il primo cittadino a stento è riuscito a trattenere le lacrime come i tanti concittadini presenti in Chiesa.
La donna più volte si è inginocchiata per stringere in un lungo abbraccio la bara: «La mia Antonietta se n’è andata troppo presto». La donna affranta dal dolore negli ultimi tre lunghi mesi non è stata mai lasciata sola, «ho sentito sempre - dice - il sostegno della preghiera della mia comunità». La salma di Antonietta è arrivata direttamente da Napoli. Alla famiglia e a tutta la comunità frastornata che ancora cerca di dare una spiegazione a quanto accaduto sono arrivate le toccanti parole del parroco Don Aniello Carinci, che già ieri aveva definito Antonietta e la sua figlioletta «Martiri del Covid». «Siamo qui per inneggiare alla vita e pronunciare parole di speranza - ha detto il sacerdote - quando si parla di una mamma significa guardare a colei che mette alla luce e vogliamo essere sorretti dalla Beata Vergine. Non è giusto non piangere, dobbiamo farlo perché è giusto gridare al signore quello stiamo provando e le lacrime sono espressione di quello che le parole non riescono ad esprimere in un momento di così forte dolore». Ad accompagnare la salma di Antonietta e Sharon all’uscita della chiesa un lungo applauso e tanti palloncini bianchi.
Proprio per la sua gravidanza, Antonietta aveva deciso di ascoltare chi le aveva consigliato di non vaccinarsi, una scelta ora criticata dagli esperti. Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della salute Roberto Speranza, ha commentato su Twitter: «Ignorante e criminale chi l’aveva sconsigliata riguardo al vaccino anti-Covid in gravidanza». È il secondo decesso di una donna incinta che si è registrato al policlinico napoletano da settembre ad oggi. Sono in tutto 7 le donne incinte positive al Covid che sono state ricoverate nel reparto, una lo è ancora ed è in condizioni stazionarie, nessuna di loro si era sottoposta al vaccino anti-Covid. Il professore Giuseppe Servillo, primario di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II rinnova l’appello: «Le donne incinte devono vaccinarsi, la gravidanza può amplificare gli effetti dannosi del Covid». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino