Dopo il lockdown tornano le prostitute, il ritorno dei contagi non ferma i clienti

Dopo il lockdown tornano le prostitute, il ritorno dei contagi non ferma i clienti
Il ritorno dei contagi da Covid-19 non ferma gli incontri hard in strada. Scatta il giro di vite della Polizia municipale che nell’ultimo fine settimana ha intensificato i...

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Il ritorno dei contagi da Covid-19 non ferma gli incontri hard in strada. Scatta il giro di vite della Polizia municipale che nell’ultimo fine settimana ha intensificato i controlli nella estrema zona orientale. Nel mirino 11 prostitute beccate a vendere il proprio corpo in strada sulla Litoranea, via Wenner e via Allende. Per 4 meretrici è scattata anche la richiesta del Daspo urbano. Sfruttavano la presenza di auto di passaggio per mettersi in mostra. Gli incontri hard in strada sono vietati sul territorio comunale. I vigili del reparto Motociclisti del comando di via Dei Carrari hanno applicato nell’ultimo fine settimana i divieti imposti dalla ordinanza sindacale numero 45528 del 10 gennaio scorso, con cui il sindaco Vincenzo Napoli ha riproposto divieti severi sulla vendita del corpo in strada e le fermate con clienti in città.


I controlli per il rispetto della ordinanza anti prostituzione hanno consentito alla Polizia municipale di elevare tra gennaio e febbraio ben 30 multe a carico di prostitute, prevalentemente giovani donne dell’est Europa e trans; nel mirino dei controlli invernali erano finiti anche 15 clienti che hanno immediatamente pagato la multa di 500 euro per essersi intrattenuti in auto con meretrici. Poi il lungo lockdown. Il Coronavirus ha tenuto a casa prostitute e clientela dai primi giorni di marzo fino al 4 maggio. Le misure adottate per contenere il contagio della epidemia hanno determinato, con la limitazione degli spostamenti delle persone, anche un calo delle trasgressioni commesse sul territorio comunale. «Le multe a prostitute erano calate del 100%», fanno sapere dal comando di Polizia municipale impegnato in questi giorni nei controlli interforze per il contrasto agli assembramenti sociali. Ma col ritorno della libera circolazione e con l’inizio dell’estate le strade della estrema zona orientale sono divenute di nuovo teatro di prostituzione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino