No, a quanto pare non sarebbe solo «il cornicione» a dover essere limato. Da eliminare, in cima al Crescent, non sarebbero soltanto «quaranta, cinquanta centimetri»....
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Miccio, però, pare non essere così d’accordo con i calcoli del Comune e del sindaco «emerito». O, quanto meno, chiede che gli venga dimostrato con le carte quanto affermato. Nella lettera mandata all’ufficio urbanistica, infatti, ha chiesto «la trasmissione della perizia topografica e altimetrica citata nelle autorizzazioni paesaggistiche». Non solo: il soprintendente si è anche raccomandato «di verificare ogni rispondenza alle prescrizioni imposte, nei detti pareri, il cui rispetto rappresenta requisito essenziale all’atto autorizzativo». Insomma, una condicio sine qua non per la realizzazione stessa dell’intero comparto. Perché, come si legge nella missiva, «ai fini del rispetto delle prescrizioni dettate nei rispettivi pareri rilasciati», le «altezze riportate nelle suddette autorizzazioni paesaggistiche risultano essere sensibilmente differenti da quelle riportate nei pareri».
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Il Mattino