Amministrazione caduta a Perdifumo, l'affondo: «Crisi insanabile, la sfiducia? Scelta responsabile»

I tre consiglieri dissidenti hanno firmato nei giorni scorsi la sfiducia al sindaco insieme ai tre consiglieri di minoranza Rosaria Malandrino, Angelica Malandrino e Carlo Corvo

Perdifumo
«I cittadini non meritavano tutto questo». Esordisce così il manifesto attraverso il quale Clelia Botti, Nazario Matarazzo e Vincenzo Vigorito, i tre ormai ex...

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«I cittadini non meritavano tutto questo». Esordisce così il manifesto attraverso il quale Clelia Botti, Nazario Matarazzo e Vincenzo Vigorito, i tre ormai ex consiglieri di maggioranza che hanno aperto di fatto nei mesi scorsi la crisi in seno al consiglio comunale di Perdifumo fino a portare allo scioglimento dell’amministrazione Paolillo, hanno spiegato le motivazioni del loro gesto. I tre, che hanno firmato nei giorni scorsi la sfiducia al sindaco insieme ai tre consiglieri di minoranza Rosaria Malandrino, Angelica Malandrino e Carlo Corvo, evidenziano nel manifesto come «l’ormai ex sindaco in questi anni non ha mai voluto recepire» le loro istanze, per poi aggiungere come non «ha mai cercato realmente una sintesi» in questa crisi politica. Il manifesto, oltre ad essere pubblicato sui social, è stato affisso anche nel territorio comunale, che sarà guidato fino alle prossime elezioni dal viceprefetto di Salerno, Roberto Amantea.

«Avevamo da tempo espresso il nostro disagio. Nei tanti incontri che abbiamo avuto, non abbiamo mai appurato la volontà di ripartire insieme e diversamente, di offrire un cambiamento rispetto ad un modo di amministrare che non abbiamo mai condiviso. Ci saremmo aspettati un metodo politico più aperto e democratico, volto alla programmazione e non alla semplice risoluzione delle urgenze» si legge ancora nel testo. Poi, entrano nel dettaglio della crisi, spiegando come «le riunioni sono state a dir poco imbarazzanti» perché «noi cercavamo di porre l’accento sull’esigenza di darci una visione nuova e, in base a questa, organizzare la nostra azione amministrativa». Un messaggio diretto all’ormai ex sindaco, Vincenzo Paolillo.

«Un buon sindaco avrebbe gestito diversamente la crisi della sua maggioranza, pur di salvarla, avrebbe fatto scelte coraggiose, rispettose delle diverse sensibilità. E poi sarà davvero negativa l’esperienza del commissariamento dell’ente? Ricordiamo ai cittadini che gli uffici potranno continuare a fare il loro lavoro e che avremo le stesse occasioni in merito ai Pnrr, soprattutto con un commissario così competente». «Forse, la versa scelta responsabile - concludono - è stata decidere di andare a casa».

Nei giorni scorsi, invece, l’ormai ex sindaco Paolillo aveva espresso delusione: «Fino alla fine ho cercato di salvare la maggioranza per il bene della comunità con coscienza e responsabilità, evidentemente venuta meno invece ai tre dissidenti che hanno deciso di firmare la sfiducia» il suo commento.
 

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Il Mattino