ANGRI - È accusato di aver squarciato le gomme dell’auto di don Vincenzo Leopoldo, parroco della Collegiata di San Giovanni, e di averlo minacciato per estorcergli...
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Quel giorno il cinquantenne, utilizzando un coltello lungo oltre venti centimetri, squarciò le gomme dell’auto del parroco, un’Audi A4, che era parcheggiata in piazza San Giovanni, a pochi passi dal Castello Doria. L’inquietante episodio fu presto chiarito. La ricostruzione del investigatori è chiara e precisa. Quella stessa mattina, pochi minuti prima, l’indagato si reca nella sacrestia della chiesa, dove Don Vincenzo si sta preparando per la celebrazione della santa messa, pretendendo soldi. «Se non mi dai venti euro ti uccido, tanto so dove abiti», dice S.C. rivolgendosi al parroco, che ovviamente oppone un netto rifiuto a quella richiesta. Allontanato da altre persone, il cinquantenne invece di andare via esce dalla Collegiata e raggiunge l’auto del prete, parcheggiata in piazza San Giovanni. Rompe i vetri e con un coltello squarcia le quattro gomme della vettura. Non contento, rientra in chiesa e con fare aggressivo si avvicina nuovamente a don Vincenzo e lo minaccia, pronunciando una frase inequivocabile «Bastardo, se chiami i carabinieri ti uccido» prima di scappare via. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino