Presunti abusi edilizi nel Parco archeologico di Paestum. Lo denunciano il consigliere regionale campano del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e la deputata M5S Anna Bilotti,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cammarano e Bilotti parlano di «una colata di cemento nel cuore del parco archeologico di Paestum e a pochi metri dal tempio di Nettuno. Quello che inizialmente doveva essere un semplice restauro conservativo di una struttura privata di ristorazione nel cuore del parco archeologico di Paestum, a pochi metri dal tempio di Nettuno - spiegano - avrebbe assunto i connotati di una vera e propria ristrutturazione edilizia, con il rischio di ampliamento della volumetria dello stesso immobile».
Si tratta, ricordano gli esponenti pentastellati, di «una situazione denunciata da tempo dagli attivisti dell'associazione Cittadini 5 Stelle di Capaccio Paestum, tenuto conto che il sito in questione è sottoposto a divieto di inedificabilità assoluta in quanto soggetto a vincolo di tutela e inedificabilità e a vincolo di tutela assoluta in relazione alla perimetrazione dell'antica città di Paestum».
«Da fonti giornalistiche - proseguono - abbiamo appreso che il Comune di Capaccio Paestum avrebbe autorizzato l'esecuzione delle opere edilizie in questione, con acquisizione di parere favorevole della competente Soprintendenza di Salerno e Avellino. È lecito, a questo punto, sapere se gli uffici regionali, in particolar modo l'ufficio Unesco, siano al corrente del fatto che i lavori potrebbero aver cambiato la loro natura in corso d'opera, andando a stravolgere il progetto originario, con il rischio di ritrovarsi al cospetto di un vero e proprio abuso all'interno della cinta muraria dell'antica città di Paestum». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino