«All’inizio non mi curai della cosa, del resto non avevo mai avuto problemi con la legge. Ma quando fui convocato in tribunale per la prima udienza del processo mi...
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L’odissea di Califano comincia qualche anno fa, quando la Procura di Nocera gli notifica un avviso di indagini concluse. Secondo quelle carte, è accusato di aver fatto stipulare ad un’altra persona un’assicurazione falsa per conto della Generartel, procurandosi poi un saldo di circa 1000 euro. Tutto questo in un bar a Castel San Giorgio, il 20 giugno 2013. Dopo un mese, la vittima subì un incidente con la propria auto, ma quando si recò all’assicurazione apprese di non essere registrato con alcun contratto. Da lì la denuncia. Poi, non si sa come, la Procura - con il lavoro dei carabinieri - aveva citato in giudizio Califano, che possiede lo stesso nome e cognome della persona accusata di aver truffato il nocerino. Gli inquirenti erano risaliti a lui dopo aver sentito la persona offesa e un amico, in sua compagnia al momento della stipula della polizza. Nel fascicolo, tuttavia, non c’era traccia del verbale di identificazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino