OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L'eccelsa dieta mediterranea è al museo vivente. Patrimonio Unesco dal 2010 e vero e proprio stile di vita, alla Dieta mediterranea è dedicato l'Ecomuseo di Pioppi a Pollica in provincia di Salerno, struttura didattica che dal 2013 è gestita da Legambiente all'interno di Palazzo Vinciprova. All'allestimento del museo da quest'anno collabora anche Ricrea, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in acciaio che fa parte del sistema Conai, con l'installazione di pannelli informativi dedicati. Alcuni tra gli alimenti più rappresentativi della dieta mediterranea come pomodori e verdure, olio extravergine d'oliva e prodotti ittici sono infatti spesso custoditi in imballaggi in acciaio. Oltre a preservare i sapori e a conservare al meglio le qualità degli ingredienti, barattoli, latte e scatolette sono casseforti della natura e amici dell'ambiente: l'acciaio è infatti un metallo che si ricicla al 100% per infinite volte tornando a nuova vita sotto forma di chiodi, binari ferroviari o arredi urbani.
Chi apprezza dieta mediterranea ha migliorato le proprie abitudini durante il lockdown
«Da vent'anni Ricrea e Legambiente mettono a punto progetti condivisi, collaborando per sviluppare attività divulgative e di sensibilizzazione su tutto il territorio, sia a livello nazionale che locale - dice Roccandrea Iascone, responsabile comunicazione di Ricrea - Gli imballaggi in acciaio non solo proteggono gli alimenti assicurandone una perfetta conservazione, ma rappresentano un perfetto esempio di economia circolare.
Alimenti, sos bollino rosso su dieta mediterranea: la denuncia
Recentemente rinnovato, l'Ecomuseo di Pioppi si compone di sei sale espositive con postazioni interattive e sensoriali che, tra cultura materiale e memoria orale raccontano la storia e le tradizioni dei popoli del mediterraneo. «Qui a Pioppi studiò lo scienziato Ancel Keys, padre della Dieta mediterranea perché ebbe il merito di farla conoscere a tutto il mondo. Dalle sue scoperte emerse come, lungo le coste del Cilento e del Mediterraneo, le persone vivessero meglio e più a lungo grazie soprattutto a ciò che mangiavano - commenta Valerio Calabrese, direttore dell'Ecomuseo - Gli imballaggi in acciaio sono una vera e propria cassaforte perché riescono a custodire a lungo nel tempo tutti i nutrienti alla base della dieta mediterranea: in questo modo prodotti delicati come il pomodoro, l'olio e il pesce trovano una conservazione straordinaria.» Nel 2020 in Italia, grazie all'impegno dei Comuni e dei cittadini, sono state avviate a riciclo 370.963 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare circa 3.700 km di binari ferroviari: ancora una volta il Paese si conferma già in linea con l'obiettivo dell'80% previsto dalle direttive europee in materia di economia circolare entro il 2030.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino