È attesa per il prossimo 18 febbraio la decisione della Corte Suprema di giustizia colombiana e del ministero della Giustizia per l'estradizione in Italia del boss del...
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Nell'indagine erano emersi collegamenti in Europa con un sottogruppo del cartello dei Castillo Rico, oltre al sequestro di 255 chili di cocaina nel porto di Amburgo, di altri 242 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro (gennaio 2004), di 2.591 chili della stessa sostanza a bordo del motopeschereccio «Alexandra» a largo delle isole Gran Canarie (giugno 2003). In questa attività Cuadros Zapata è risultato «promotore, direttore, organizzatore e finanziatore dell'associazione». A carico di Rasgao risulta un'altra importazione di 541 chili di cocaina in Italia arrivati nel porto di Salerno il 3 aprile del 2002 e confluita nel procedimento di Catanzaro. Contro di lui le dichiarazioni di Bruno Fuduli, ex collaboratore di giustizia ed ex infiltrato dei carabinieri dei Ros di Catanzaro che il 19 novembre 2019 è stato trovato suicida nella sua casa di Vibo Valentia. Grazie alle sue dichiarazioni, nel 2004 la Dda di Catanzaro riuscì a concludere l'operazione «Decollo» che portò a centinaia di arresti tra Venezuela, Colombia, Australia e diverse regioni italiane. «Stiamo aspettando le determinazioni della Corte Suprema di giustizia colombiana e del ministero della giustizia - ha detto all'Ansa l'avvocato Alexandro Maria Tirelli dell'International Lawyers Associates, che nutre dubbi sulla possibilità di utilizzare le confessione fiume di un pentito nel frattempo suicida in carcere -. Dovranno verificare se la richiesta di estradizione dell'Italia è legittima senza che sia possibile portare alla sbarra degli imputati il principale accusatore del mio cliente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino