«Convinci Nunzia a dormire a casa con me... sarà l'ultima notte...». Salvatore Siani aveva promesso alla suocera che sarebbe andato via. Che avrebbe...
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Intanto oggi è il giorno della verità di Salvatore, quella che l'uomo, assistito dall'avvocato Agostino De Caro, dovrà raccontare rispondendo alle domande del sostituto procuratore Roberto Lenza e ai carabinieri del tenente colonnello Francesco Mortari. Sarà il giorno in cui il barbiere dovrà dare spiegazioni su tutti quei dettagli raccolti in queste ore dagli investigatori sulla sua vita coniugale, sulle sue personali abitudini, sui suoi rapporti con i figli.
Il giorno in cui dovrà fare outing e spiegare anche il perché di questo folle gesto. Salvatore, stando ai rilievi della Scientifica (ma l'autopsia darà ulteriori conferme) non ha solo ucciso la moglie che voleva lasciarlo a causa dei suoi comportamenti distaccati e violenti, ma l'ha massacrata di botte, di calci, le ha inferto almeno otto coltellate, le ha fracassato il cranio trascinandola per tutta la cucina, noncurante del fatto che quel corpo straziato potesse andare a sbattere contro gli spigoli dei mobili. E ha fatto tutto ciò davanti agli occhi del figlioletto di 5 anni e della suocera. È proprio il bambino che, con lucidità, ha raccontato tutto agli zii e alle persone a lui più care aiutando i carabinieri a ricostruire la dinamica.
Una dinamica che lascia senza parole: Nunzia sarebbe stata aggredita alle spalle mentre preparava il latte al figlio di cinque anni che non era andato a scuola e massacrata. Quello che resta da chiarire è il giallo della coltellata che ha ferito Salvatore in prossimità del polmone. Capire se si tratti di un tentativo di suicidio da parte dell'uomo dopo essersi accorto di ciò che aveva fatto oppure, come da lui raccontato e come in un primo momento sospettato, un tentativo della donna di difendersi.
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Il Mattino