Fumogeni, cori e applausi. Lacrime ultras al funerale di Antonio Inverso. Una coreografia emozionante ha salutato l'arrivo in chiesa del tifoso dell'Ebolitana,...
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Non c'erano solo i tifosi dell'Ebolitana nella chiesa di San Francesco. Da Torre Annunziata è giunto un gruppo di ultras del Savoia. Traffico bloccato per il corteo funebre. I tifosi sono entrati in chiesa con la bara sulla spalla. Dal pulpito sono giunte parole rincuoranti da padre Salvatore Mancino: «Questa è il messaggio di vita che dovete lanciare, questa è la comunità pacifica che piaceva ad Antonio».
Tredici anni fa, Inverso finì in coma dopo un pestaggio a Sant'Anastasia, durante la partita Ebolitana-Angri. «Cioccolatino» venne intubato e ricoverato in rianimazione. Rischiò la vita per una partita di calcio macchiata dalla violenza dei tifosi. Al corteo funebre di questa mattina erano presenti il presidente dell'Ebolitana calcio, Fiore Reppuccia, il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, diversi consiglieri comunali, ex dirigenti ed ex calciatori della squadra locale, l'intera compagine impegnata nel campionato di Eccellenza.
Diversi striscioni biancoazzurri hanno salutato il tifoso vissuto due volte. Dopo la disgrazia di Sant'Anastasia, Antonio Inverso tornò nella curva nord dello stadio Dirceu a tifare la sua squadra del cuore. Partite in casa, gare in trasferta, Cioccolatino non mancava mai sulle gradinate degli stadi campani. L'Ebolitana calcio ha regalato una maglia della squadra alla famiglia Inverso. Molti i tifosi con la sciarpa al collo e gli occhi pieni di lacrime. Finito il funerale, tra i cori che amava e i fumogeni che accendeva ogni domenica, Antonio Inverso è stato accompagnato al cimitero per la tumulazione della salma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino