Campagna-Fiume, un ponte di pace per gli ebrei nel segno di Palatucci

Scambio culturale per la pace tra Campagna e Fiume per non dimenticare gli ebrei

Un momento dell'incontro a Fiume
Si è svolto in Croazia, nella cittadina costiera di Rijeka (vicino Fiume), un confronto tra la Comunità ebraica di Fiume, rappresentata...

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Si è svolto in Croazia, nella cittadina costiera di Rijeka (vicino Fiume), un confronto tra la Comunità ebraica di Fiume, rappresentata dalla vicepresidente Rina Brumini, e l’Università Popolare Interculturale, rappresentata da Silvana Magali Rocco, sulle orme della figura di Giovanni Palatucci e dell’internamento degli ebrei a Campagna.

 

Nello specifico, si è discusso della figura di Giovanni Palatucci ripercorrendo il periodo storico della seconda guerra mondiale in particolare l’emanazione delle leggi razziale fasciste applicate in Italia e che videro coinvolti anche i cittadini della comunità di Campagna. Di fatto il 16 giugno 1940 venne allestito nella piccola cittadina della provincia di Salerno un campo di internamento in due ex conventi (S. Bartolomeo e Immacolata Concezione) di proprietà del comune, utilizzati come caserme per gli allievi ufficiali dell’esercito. Molti ebrei giunsero a Campagna attraverso degli espedienti compiuti da giovane Giovanni Palatucci, allora funzionario di polizia all’ufficio stranieri di Fiume con l’aiuto dello zio vescovo di Campagna monsignor Giuseppe Maria Palatucci.

 

«Ho colto l’occasione per incontrare la comunità ebraica di Fiume e presentare loro il libro “La finestra della libertà. Frontiera per un'altra Europa. Storie degli internati ebrei di Campagna” nonché una pubblicazione del Centro Studi Giovanni Palatucci e la guida dell’itinerario della Memoria e della Pace del Museo di Campagna donati dal direttore Marcello Naimoli – ha dichiarato Silvana Magali Rocco responsabile formazione dell’Università Popolare Interculturale – Un’occasione per conoscersi, per capire, per approfondire e fare ricerca, per creare un ponte di saperi da scambiare con l’obiettivo di non dimenticare il nostro passato. Non dimenticare gli orrori della storia per non ripeterli».

 

Il libro “La finestra della libertà. Frontiera per un'altra Europa. Storie degli internati ebrei di Campagna” è stato realizzata da Giuseppina Di Stasi e Renato Mazzei e pubblicata nel 2015 da EDUP (Edizioni dell'Università Popolare) e racconta gli episodi accaduti nel settembre 1943. Dopo lo sbarco degli alleati sulle coste salernitane, le truppe tedesche cercano di rastrellare e deportare gli ebrei che in gran numero affollano il campo di internamento dell’ex convento di San Bartolomeo a Campagna ma non vi troveranno nessuno: erano tutti riusciti a fuggire da una finestra e nascondersi sui vicini monti Picentini. Il libro è incentrato sul percorso umano dei suoi protagonisti (Chaim Pajes e Max Tanzer, Desiderio Grunhut, Luigi Marton, Lola Matzner, moglie del grande scrittore ungherese Sándor Márai) che diventa il canovaccio per raccontare la storia di un’Europa allora ancora lontana tuttavia già presente nei desideri e nell’operato di queste persone umili ma grandi, le quali hanno saputo vivere mettendo al centro della propria esistenza il rispetto e la dignità delle persone.

 

 

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Il Mattino