Nocera Inferiore. «Ci hanno preso il carico». «Pensano che ci hanno affondato, ma non hanno capito, la nave è grossa, stai tranquillo. E’ talmente...
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La conversazione intercettata viene citata per meglio evidenziare la “strafottenza” e “baldanza” che contraddistingue i coinvolti dell’inchiesta «Big Boat», la Grande Barca. Sono tanti gli aspetti che sono cambiati rispetto ai precedenti filoni, «Every Vanish» e «Ghost Truck». Il gruppo si è evoluto, non c’è solo il Nord Italia come meta per ottenere il trasporto di merce all’insaputa di imprenditori onesti, ma anche l’estero, con paesi come Francia e Spagna.
Sono cambiati anche i protagonisti, le donne ad esempio. Inserite stavolta in ruoli chiave e di esclusività rispetto al passato.
Una di queste è Elvira Iuliano, 52enne di Pagani finita in carcere. L’unica misura - scrive il gip Alfonso Scermino - che può tenere a freno il suo «profilo delinquenziale». Nota con l’alias di “Mozzarellina”, Iuliano è la «mente operativa» del gruppo. Opera sul web e mantiene i contatti con le ditte da frodare, ma non solo. Da lei, gli organizzatori raccolgono precise direttive, rispettandone ogni decisione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino