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L’amministrazione comunale di Padula ha ottenuto l’approvazione del progetto “Valle delle radici: le terre dei migranti”, sottoscritto insieme ad altri sei comuni valdianesi (Monte San Giacomo, San Pietro al Tanagro, Casalbuono, Atena Lucana, Polla e Sanza), finalizzato a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica rivolta agli italo-discendenti, in occasione del “2024 – anno delle radici italiane”.
«La ricerca storica locale ha evidenziato come, nel periodo compreso tra il 1870 e gli anni settanta del secolo scorso, il Vallo di Diano sia stata una delle aree del Mezzogiorno maggiormente colpite dall’espatrio massivo verso destinazioni transoceaniche ed europee», ha sottolineato il docente e ricercatore, Fabio Ragone, che ha diretto la stesura del progetto.
Nel caso di Padula, il programma prevede un’offerta di eventi, attività e servizi per i turisti delle radici che si svilupperanno durante il periodo che va da marzo 2024 a febbraio 2025, grazie alla collaborazione delle comunità residenti all’estero, i produttori e le associazioni locali. «L’obiettivo del progetto – ha spiegato la sindaca di Padula Michela Cimino – è quello di permettere ai discendenti di emigranti di conoscere, attraverso eventi ed iniziative, il territorio degli antenati».
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