Estorsione al cuoco Il mandante è l'ex socio

Estorsione al cuoco Il mandante è l'ex socio
Il «gruppo» ci aveva messo il nome e pure la faccia. Quindi... Non si poteva tornare indietro. È stato per questo motivo che quattro persone, tutte giovani,...

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Il «gruppo» ci aveva messo il nome e pure la faccia. Quindi... Non si poteva tornare indietro. È stato per questo motivo che quattro persone, tutte giovani, sono finiti agli arresti per estorsione e tentata estorsione nei confronti di un ristoratore la cui attività è nella Valle dell’Irno. Perché hanno dovuto mettere in pratica le loro azioni intimidatorie. È bastato avere un po’ di decisione e fare il nome dei Viviani per ottenere le chiavi di quel locale. Un locale nel quale la vittima, un cuoco, aveva deciso di investire tutto il suo denaro. Facendo, però, scelte sbagliate. O, quanto meno, fidandosi della persona sbagliata. Un socio in affari il quale, dopo averci investito del denaro, aveva cambiato idea. In quel progetto accarezzato per mesi assieme a quello che poi sarebbe diventato il suo socio, ad un tratto lui non ci ha creduto più. E così si è tirato indietro, pretendendo la restituzione di tutto il denaro investito. O, meglio, chiedendo «agli amici» di intervenire per recuperare i «suoi» trentamila euro. È questa la storia che c’è dietro l’arresto dei quattro estorsori fatto dalla Squadra mobile di Salerno (agli ordini dei vicequestori Marcello Castello ed Ennio Ingenito)l’altro giorno. I primi tre, interrogati ieri mattina dal gip Romaniello, restano in carcere, essendosi avvalsi della facoltà di non rispondere.
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Il Mattino