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Il 30 agosto 1978, in via Zito a Pagani, veniva freddato da 2 colpi di lupara bianca il cuoco e sindacalista ventisettenne CGIL Antonio Esposito Ferraioli.
La sua unica colpa fu quella di essersi opposto agli interessi dei clan nella gestione degli appalti della mensa aziendale, che Antonio dirigeva in qualità di capo cuoco. Tuttavia, ad Antonio Esposito Ferraioli è stato comunque riconosciuto lo status di vittima innocente della criminalità organizzata dopo una lunga e difficile
battaglia legale intrapresa dai familiari.
A 43 anni di distanza Pagani, la sua città, e Afragola, dove c'è una masseria in suo nome, si preparano a tenere viva la memoria della vittima innocente della camorra.
Si inizia questa sera a Pagani, a partire dalle ore 19.30, presso la chiesetta di Montevergine in via
Sant’Erasmo. Per l’iniziativa di stasera, promossa dal locale presidio di Libera, dalla comunità parrocchiale di San Sisto II e CGIL Salerno, sarà celebrata da don Giuseppe Pironti, parroco della Parrocchia di San Sisto II, una santa messa in memoria della vittima.
Alle 20.45 siterrà dunque la proiezione pubblica del cortometraggio “Tonino”, film realizzato dauna serie di realtà associative e sindacali attive nel contrasto sociale alle mafie.
A seguire, sarà presentato in anteprima il videoclip di “Canzone per Tonino”, brano sulla storia della vittima realizzato dal gruppo musicale Compagnia D'altrocanto, realtà salernitana che si esibirà infine in un concerto dal vivo.
Interverranno all’iniziativa Luigi Adinolfi, segretario organizzativo confederale della Cgil Salerno,
Federico Esposito, coreferente regionale di Libera in Campania, Mario Esposito Ferraioli, fratello
della vittima, e gli autori del film e della canzone.
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Il Mattino