Festa abusiva nell’agriturismo: i video sui social, intervengono i carabinieri

Festa abusiva nell’agriturismo: i video sui social, intervengono i carabinieri
«De Luca... negazionisti.. no vax... pro vax... io me la godo sempre... contro il sistema fino alla morte». Introduce così il video della festa organizzata...

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«De Luca... negazionisti.. no vax... pro vax... io me la godo sempre... contro il sistema fino alla morte». Introduce così il video della festa organizzata sabato scorso uno dei partecipanti che ha ripreso la serata. Una plateale e generale mandata a quel paese per tutti. La location è un noto agriturismo alle porte di Castelcivita. Di sottofondo al filmato, improperi e volgarità contro il governatore della Campania e la sua famiglia. La voce «narrante» è di una persona probabilmente in stato di alterazione alcolica. O, almeno, così sembra dal tono della voce. Nei video, invece, c'è un musicista che suona, alcuni ospiti che circondano il suo pianoforte elettrico, e - in giro per la sala ristorante della struttura - una quindicina di ragazzi, alcuni molto giovani, che mangiano, bevono, chiacchierano tra di loro, qualcuno accenna ad un movimento di ballo. Insomma, una serata come tante, in tempi normali, in un piccolo paese di provincia.

Qualche bottiglia appoggiata i tavoli, alcuni ragazzi che hanno il cappuccio della felpa sul capo, per rendersi irriconoscibili, tutti comunque rigorosamente senza mascherina. Due i video postati, uno di seguito all'altro. La voglia di far festa in barba ai divieti e alla tragica situazione sanitaria. La voglia (dice la voce narrante) di vivere, in barba alla morte. E poi volgarità di ogni tipo, tante. Nel giro di pochi minuti dalla pubblicazione del post, quelle immagini diventano virali: messe in bella mostra sulla piattaforma facebook vengono viste da tutti mentre la notizia di quella festa clandestina si sparge velocemente. Qualcuno, indignato, decide di salvare quei video; qualcun altro chiama il 112 e chiede l'intervento di una pattuglia dei carabinieri. I militari della compagnia di Eboli arrivano immediatamente sul posto ma è troppo tardi. Forse il post non era live. Trovano il gestore e alcuni giovani che occupano qualche stanza dell'agriturismo. Il titolare del profilo facebook dove erano stati pubblicati i video, si appresta subito a cancellare i post mentre i carabinieri sono ancora nella struttura, sperando di far sparire le tracce del reato ma i video iniziano a circolare sui whatsapp tra le persone indignate, i cittadini della zona e quelli dei Comuni limitrofi. E questo perchè il virus, nonostante i vaccini, continua a far paura e, soprattutto nei piccoli centri, la gente teme che la diffusione sia più rapida.


LE INDAGINI


I carabinieri sono ancora a lavoro. Il video è subito arrivato anche sui loro cellulari. Il proprietario è stato sanzionato e per lui è scattata anche la provvisoria chiusura dell'attività per cinque giorni mentre i partecipanti alla festa sono tutti in fase di identificazione. Appena sarà dato un nome ed un cognome a quei volti, non si esclude che si possa procedere anche per altri tipi di reato. La pubblicazione di quel post, in un momento di zona rossa, diventa una vera e propria insurrezione contro le regole. Inaccettabile soprattutto dagli stessi residenti della zona che ora temono una nuova ondata di contagi, oltre che dai commercianti, costretti a chiusure forzate e rigorosi nel rispetto delle regole. Da facebook, intanto, sono sparite tutte le tracce di quei video e sul profilo della persona che li ha pubblicati compaiono solo «normali» post sul Covid, di quelli che sono sui profili di chiunque. Ovviamente ora i controlli proseguiranno anche sotto il profilo amministrativo per il gestore della struttura che dovrà anche spiegare a chi sia venuta l'idea, se a lui o a qualche ospite di sabato sera.
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Il Mattino