Festival del Cinema di Locarno, «Z.O.» è l'unico film italiano selezionato: il corto è ambientato a Salerno

Z.O. ha l’intento di raccontare una storia collocata nella Zona Orientale della città di Salerno

Loris G. Nese e Chiara Marotta
Si chiama «Z.O.» il cortometraggio d’animazione scritto, diretto e animato da Loris G. Nese,  l’unico film italiano selezionato per la sezione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Si chiama «Z.O.» il cortometraggio d’animazione scritto, diretto e animato da Loris G. Nesel’unico film italiano selezionato per la sezione “Pardi di domani” del 76° Festival del Cinema di Locarno.

La prima proiezione del film si terrà giovedì 10 agosto alle ore 14:30 nel cinema La Sala. Il film, con la voce di Francesco Di Leva (vincitore del David di Donatello nel 2023), ha una durata di quattordici minuti ed è già stato premiato in fase di sviluppo al Bellaria Film Festival con il premio di Cinecittà per il mix audio.

“Z.O.”  ha l’intento di raccontare una storia collocata nella Zona Orientale della città di Salerno (da cui l’autore proviene), attraverso nuove soluzioni estetiche. Nel film è presente anche un filmato d’archivio realizzato nel 1983 dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, allora assessore all’Urbanistica, che mostra il passato della parte orientale della città. L’atmosfera di un’adolescenza campana tra videogame, case popolari e conflitti tra famiglie, nel cono d’ombra della criminalità organizzata è la protagonista.

«Per anni lo abbiamo custodito con cura, lo abbiamo fatto crescere e ci ha fatti crescere, mettendoci alla prova con nuove sfide linguistiche e produttive»: queste le parole con le quali Lapazio Film presenta il corto.

Si tratta della storia di Bambolina che passa le sue giornate con Biscotto e Banana in un circolo di tifosi. La scoperta di una scatola piena di petardi crea l’occasione per mettere in piedi una bravata, dietro cui in realtà si nasconde un ordine partito dai piani alti: la criminalità organizzata a cui sono legate le famiglie dei tre adolescenti. È il momento di una resa dei conti tra Bambolina e Biscotto, separati da un conflitto che ricalca quello tra i loro genitori. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino