Animali in gabbia venduti alla fiera di Eboli, insorgono gli animalisti

«Esiste un regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali - spiega Sorvillo-. Almeno due di questi articoli vengono violati: il quarto e il ventiduesimo. Capire di chi sono le responsabilità».

Gli animali esposti alla fiera di Eboli
Con la fiera di maggio, a Eboli, tornano anche le polemiche. Vere e proprie preoccupazioni per gli animali espresse dall’Oipa sezione Eboli e rimaste inascoltate dalle...

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Con la fiera di maggio, a Eboli, tornano anche le polemiche. Vere e proprie preoccupazioni per gli animali espresse dall’Oipa sezione Eboli e rimaste inascoltate dalle istituzioni, trinceratesi dietro il fatto che la fiera di sia svolta su un suolo privato. L’ordinanza di autorizzazione alla fiera invece è pubblica. Stipati in gabbie piccolissime, animali di compagnia come conigli e criceti, sono stati esposti sui banchi del mercato. È doveroso precisare che nell’ordinanza che autorizzava la tradizionale fiera che un tempo si svolgeva nel mercato boario non c’è alcun richiamo alla presenza di animali. Eppure, c’erano.

«Appena ho visto gli animali in gabbia - racconta Caterina Sorvillo, membro dell’Oipa Eboli - ho subito avvisato l’assessore all’ambiente Nadia Labrocca e il presidente del consiglio Cosimo Brenga e l’Asl veterinaria. Entrambi mi hanno riferito di essere estranei a questa situazione e di non essere stati messi a conoscenza dei dettagli dell’evento».Classificabile come un grande evento, la fiera è quindi sotto la supervisione di Vincenzo Consalvo, vicesindaco e delegato al ramo. Una decina di giorni fa, infatti, si è svolta una conferenza di servizi con le parti in causa dell’organizzazione.

Tra i grandi assenti, proprio Labrocca, tra l’altro delegata dalla tutela e al benessere degli animali, e Antonio Corsetto, assessore alla sicurezza. L’assenza dei due assessori sarebbe dovuta a una dimenticanza di Consalvo. Tra una dimenticanza e un incidente diplomatico il filo è assai sottile. Pare infatti che Labrocca si sia molto risentita. «Esiste un regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali - spiega Sorvillo-. Almeno due di questi articoli vengono violati: il quarto e il ventiduesimo. È vero, la fiera è stata in parte effettuata su suolo privato ma era necessario supervisionare. Doveroso è capire di chi siano le responsabilità».


 

 

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Il Mattino