C’è stato un passaggio di ulteriori carte, nei giorni scorsi, tra i carabinieri del Nas, la Procura di Salerno e il pool di periti medici che, per conto degli organi...
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Le indagini, dunque, non si sono fermate ma sono proseguite su tracciati più concreti. Dopo aver esaminato i duecento nominativi consegnati dal Comitato nelle mani del sostituto procuratore titolare delle indagini, difatti, sempre i Nas hanno eseguito uno screening di tutti i casi segnalati circoscrivendo il campo di indagine a meno di una quarantina di nominativi. Il sospetto dei periti della Procura è ora che non tutte queste morti possano essere direttamente collegate alle inalazioni dei fumi provenienti dallo stabilimento di via dei Greci così come non tutte le patologie riscontrate in alcune persone ancora in vita. Alcuni di queste decessi, secondo un primo controllo, sarebbero legati a patologie diverse da quelle tumorali. In altri casi, invece, ricostruire la storia clinica del defunto è stato piuttosto complicato perché, magari, ha avuto più ricoveri in diverse strutture anche fuori regione. Il sospetto è che l’elenco possa ora ridursi ulteriormente. A settembre erano circa 45 i casi sotto osservazione, nel giro di pochi mesi altri nominativi sono stati cancellati e, ora, si indaga su meno di 40 cartelle cliniche. Nell’elenco consegnato in Procura, difatti, vi erano decessi per patologie di diverso tipo e, ora, verificare il nesso causa-malattia è molto complicato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino