Fonderie Pisano, il ministro Costa parte civile contro la nuova autorizzazione

Fonderie Pisano, il ministro Costa parte civile contro la nuova autorizzazione
«Chiedono giustizia e verità i comitati cittadini che da anni lottano contro le Fonderie Pisano. La nostra battaglia a tutela della salute pubblica non si arresta,...

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«Chiedono giustizia e verità i comitati cittadini che da anni lottano contro le Fonderie Pisano. La nostra battaglia a tutela della salute pubblica non si arresta, anzi, continua più forte di prima, attraverso azioni ed atti concreti, come quello del ministro Sergio Costa, costituitosi, insieme al ministero che rappresenta, parte civile nell'impugnazione della nuova Aia concessa ai Pisano dalla Regione Campania, che si discuterà innanzi al Tar di Salerno il prossimo 8 settembre». Così, in una nota, il consigliere regionale Michele Cammarano.


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«Il ministro Costa lo ha ribadito con forza lo scorso sabato 22 agosto ad Ascea, durante il dibattito pubblico al fianco dei candidati del M5S alla Regione Campania. Occasione in cui si è confrontato anche con il Comitato Salute e Vita, mantenendo fede agli impegni assunti con i cittadini della Valle dell'Irno contro l'inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano - spiega Cammarano - Ancora una volta a difesa dell'ambiente dopo il colpo di mano assurdo, a cui i cittadini hanno dovuto assistere inermi, quando, in pieno lockdown, lo scorso 20 aprile, con un blitz in piena emergenza sanitaria, la Regione Campania ha rinnovato per 12 anni l'Autorizzazione Integrata Ambientale alle Fonderie Pisano. Un vero e proprio colpo di mano in un periodo in cui l'attenzione era rivolta alla gravissima condizione sanitaria in cui versava l'intero Paese. Un atto inaccettabile, sulla pelle dei cittadini, realizzato nel buio delle stanze, pensando di passare inosservati a causa della gravissima emergenza che distoglieva lo sguardo della pubblica opinione. Il nostro ruolo, però, di sentinelle vigili al fianco del comitato, ha permesso di intraprendere il procedimento amministrativo a tutela dei cittadini avvelenati da anni di fumi inquinanti». E aggiunge: «Come M5S Campania esprimiamo la nostra gratitudine al ministro Costa per la vicinanza e il sostegno alle nostre battaglie e alle istanze provenienti dal basso, dai territori, dopo essersi costituito già nel procedimento penale contro i Pisano. Già durante la presentazione delle liste M5S per le elezioni regionali il ministro ha denunciato il non aver fatto nulla da parte dei vertici della Regione Campania per fermare questo eco-mostro. Saremo sempre al fianco del Comitato Salute e Vita nella denuncia di abusi e di procedure illegittime, complici di una tragedia, un dramma che si consuma da decenni. A pagarne i danni i cittadini di Fratte e l'ambiente naturali, immettendo in atmosfera fumi non filtrati che, nel 2018, l'Arpac definì «esiziali», ovvero mortali per i lavoratori e la popolazione. Noi non ci fermeremo fino alla dimostrazione di tutte le responsabilità. Anzi, alla Regione Campania chiediamo di costituirsi «Parte Civile» nel processo contro le Fonderie Pisano. I bisogni dei cittadini diventino priorità» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino