SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Una persecuzione senza tregua e senza un apparente motivo, condotta nei confronti del suo obiettivo, a qualsiasi ora. La vittima veniva seguita e...
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Tutto questo, secondo le ricostruzioni, avveniva di mattina, pomeriggio e sera, fino all’atteggiamento ultimo, quello di sfida, condotto avanti faccia a faccia nei momenti d’incontro casuale o predisposti. L’imputato cercava con ossessione la sua vittima designata, e al momento opportuno gli si parava di fronte, fissandolo negli occhi e cagionando - si legge nel capo d'imputazione - nel suo destinatario gravi stati d’ansia e paura per un simile comportamento, con un consequenziale stato di timore per la propria incolumità. Il motivo, resta agli atti dell'indagine, sconosciuto. Forse una vendetta per qualche sgarro personale. I fatti, in particolare, sono riferiti ad un periodo individuato a partire dal febbraio 2017, nel territorio di Sant’Egidio Monte Albino. Dopo il decreto penale di condanna ricevuto con emissione da parte del gip del Tribunale di Nocera Inferiore, l’uomo dovrà ora affrontare il processo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino