Furti in casa, poi vacanze di lusso maxi-condanna alla gang dei ladri

Furti in casa, poi vacanze di lusso maxi-condanna alla gang dei ladri
Da Napoli a Salerno per mettere a segno una serie di furti in appartamento, i cui proventi servivano anche per lussuose vacanze persino alle Maldive. A marzo scorso in tre furono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da Napoli a Salerno per mettere a segno una serie di furti in appartamento, i cui proventi servivano anche per lussuose vacanze persino alle Maldive. A marzo scorso in tre furono arrestati dai carabinieri e ieri il gup Ubaldo Perrotta li ha condannati, in abbreviato, per associazione a delinquere finalizzata ai furti: si tratta di Ciro e Giuseppe Romano (padre e figlio) condannati, rispettivamente, a 5 anni e 4 mesi e a 4 anni; e Ciro Guillari condannato a 4 anni e 10 mesi. Ai tre imputati, residenti nel rione Traiano a Napoli, sono stati contestati una decina di furti messi a segno da luglio a settembre 2016 non solo a Salerno ma anche a Napoli, Avellino e Volla (sebbene gli investigatori ipotizzano che ne siano stati molti di più) dove hanno svaligiato completamente le case prese di mira sottraendo contanti, oggetti preziosi, argenteria ed anche capi di abbigliamento griffati.


I componenti della banda operavano sempre con le stesse modalità: capillari sopralluoghi di giorno per individuare gli appartamernti da colpire e con la tecnica del “pezzetto di carta” verificavano se i proprietari fossero rientrati. Solo in seguito i furti venivano messi a segno: di mattina, nei giorni di mercato, una volta essersi assicurati che in casa non ci fosse nessuno; e di notte, invece, nella case lasciate vuote dalle famiglie in vacanza. I ladri si preoccupavano anche dei vicini di casa, magari citofonando o bussando alla porta ed assicurarsi che il pianerottolo fosse vuoto. Poi in due forzavano il cilindretto della porta d’ingresso degli appartamenti da svaligiare mentre un altro (sebbene si pensa ci sia stato anche un quarto complice non individuato) fungeva “da palo” nell’auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione pronto per la fuga. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino