Un obolo da pagare a propria insaputa. Non tanto una nuova modalità di questua, quanto un’estorsione. Impropria, certo, ma pur sempre un’attività...
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La società in house del Comune di Salerno, dunque, in attesa che la denuncia sporta alla Procura della Repubblica faccia il suo corso, corre ai ripari. E lo fa con una serie di attività già in cantiere. «Una prima difesa è quella di coinvolgere direttamente gli utenti – spiega Massimiliano Giordano, amministratore unico di Salerno Mobilità - Stiamo realizzando appositi adesivi da affiggere su ogni parcometro attraverso i quali invitiamo gli automobilisti a verificare, per la restituzione del resto, che non vi siano ostruzioni nello sportellino». In effetti, rimuovere gli oggetti introdotti nel bocchettone non è un’operazione complessa. Cartoncini, plastica, stoffa e spugne non sono visibili dall’esterno, ma basta infilare la mano nello sportellino per estrarli. «Invito gli utenti a segnalarci ogni malfunzionamento ma anche eventuali movimenti sospetti», aggiunge Giordano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino