«Nu piccolo ricordo uì uagliù vaggio mannato ‘oì.. per non dimenticare ... l’altro ieri». Giovedì 12 ottobre, alle 15.30 Ciro...
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È il tenore delle conversazioni del gruppo chat «’o sistem» tra i ragazzi che la notte tra il 10 e l’11 ottobre del 2017 misero a segno una serie di vandalizzazioni ripercorrendo le strade del capoluogo in entrambi i sensi di marcia per evitare di perderne qualcuna. Un gruppo che voleva emulare una organizzazione criminale tant’è che l’immagine del profilo era rappresentata dalla foto di un kalashnikov AK47 seguito dalle icone di una pistola, una bomba, un coltello, spade, martello e una bara.
All’indomani del raid i ragazzi mettono nelgruppo i link dei siti internet che raccontano quanto accaduto e loro sembrano «infastidirsi» del fatto che vengono indicate soltanto venti auto vandalizzate. Antonio zukkulell (molti usano dei soprannomi) riporta per primo la notizia. Dopo un po’ gli risponde con un messaggio vocale Ciro Aulivar: «dincell ‘a sti sciem ca’ s’mparan a cuntà oì». Gaetano Verde rincara la dose: «weweeee sono una 20. Mi prendo collera così erano molte di più (con faccina sorridente)». Ciro Aulivar: «Ma chist c stann pigliann sul p’cul...mo’ doi song e cos... o senn scurdat cocc zero o cocc una annanz». Poi manda un messaggio vocale: «chiù bell propri ..e belle e belle bell chella llà che appen se ne caret o vetr se arricciav u cofn... ma k rè..nu cofan e gomm».
Sempre il 12 ottobre Ciro Aulivar propone: «Putimm ii pur staser». E quando Corrado gli risponde: «Ma tu e perz a capa da 70 a 650» lui gli fa eco: «perché hai paura. Ci aspettn a bracc apert». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino