Infastidito dai peli di un gatto nel bagno della ditta, finisce col litigare con il padrone del felino, aggredendolo il giorno dopo con una spranga di ferro. Rischia il processo...
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I fatti risalgono al giorno prima, quando i due ebbero una discussione a seguito del ritrovamento, in un lavandino, di peli ed orme di un gatto di proprietà della vittima. I due cominciarono a discutere, con l’indagato a pretendere che il felino non dovesse più entrare nel bagno dell’azienda. La discussione degenerò rapidamente, con un’aggressione reciproca, poi placata dai colleghi. La lite finì li, ma il giorno dopo il 61enne meditò vendetta. Nascondendosi dietro il cancello d’ingresso della ditta, attese l’arrivo del collega, che sopraggiunse in sella ad uno scooter. Dopo aver attraversato il cancello, lo colpì con una spranga in ferro sul braccio sinistro e sul petto, facendolo finire a terra, per poi fuggire. La vittima riportò un trauma cranico e cervicale, con ferite alla costola, braccio sinistro e al ginocchio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino