Giardini del Fuenti, beach club e ristorante: così l'ecomostro è diventato polo del lusso

Giardini del Fuenti, beach club e ristorante: così l'ecomostro è diventato polo del lusso
Sono due i ricordi diffusi del Fuenti, ex hotel Amalfitana, incastonato nella lussureggiante macchia mediterranea che sovrasta Vietri sul mare. Due ricordi che...

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Sono due i ricordi diffusi del Fuenti, ex hotel Amalfitana, incastonato nella lussureggiante macchia mediterranea che sovrasta Vietri sul mare. Due ricordi che corrispondono a due reazioni molto diverse nella mente di chi li evoca. Uno è gli occhi sognanti e nostalgici di chi in quel luoghi, negli anni Ottanta, andava a ballare percorrendo metri in salita in un'ascensore nella roccia; l'altro è i pugni battuti forte sui tavoli di chi, invece, ha battezzato “ecomostro” quella costruzione che molti anni dopo sarebbe stata completamente abbattuta infliggendo alle pendici del monte Falerio una seconda profondissima ferita.

Ma si sa, ciò che riporta in equilibrio la dimostrazione di una teoria – tra tesi e antitesi – è la sintesi, che oggi porta il nome di Alessandra e Pier Luigi De Flammineis. Sono la “terza generazione Fuenti”, quella che ha messo d'accordo il nonno che costruì e fu accusato d'aver sfregiato la Costiera e la mamma che ha strenuamente difeso la proprietà credendo nelle potenzialità di quel luogo e nella realizzazione di un progetto più friendly e ricercato.

Era il 1962 quando l'ingegnere Orfeo Mazzitelli costruì la struttura ricettiva a picco sul mare che restò in attività fino al 1985. Poi arrivarono gli anni più brutti tra cause, ricorsi, confische e alla fine l'abbattimento, in diversi step, della struttura che – riportano le cronache di quegli anni – fu prima voluta e poi osteggiata.

Nel 2006 l'architetto Maria Teresa Mazzitelli, madre di Alessandra e Pier Luigi De Flammineis, presentò un progetto di riqualificazione con la collaborazione del professore Guido Ferrara dell’Università di Firenze, successivamente approvato dalla conferenza dei servizi a cui parteciparono 24 enti: nel 2017 è arrivata la terza generazione che ha preso in mano tutto e ha saldato i conti col passato: dell'ecomostro, oggi, non c'è più traccia. 

Nel 2019 è nato ufficialmente Giardini del Fuenti che unisce gastronomia, intrattenimento, benessere e relax. Ma c'è di più perché oggi, simbolicamente, Alessandra e Pier Luigi salutano la pandemia aprendo Volta del Fuenti, il ristorante che – loro non lo dicono ma è evidente – punta alla stella con la cucina ricercata dello chef Michele De Blasio. «Il progetto non è ancora finito – spiegano i fratelli De Flammineis – ma era per noi fondamentale recuperare questo luogo e la sua straordinarietà. Nostra madre è stata caparbia e noi abbiamo dato concretezza e nuova luce a quella visione. L'aspetto della riqualificazione è stato per noi importantissimo». 

Oggi, infatti, l'area dei Giardini del Fuenti annovera piante ed essenze autoctone della Costiera Amalfitana, accuratamente selezionate e studiate con la collaborazione del professor Luciano Mauro, direttore dei Giardini della Minerva di Salerno. «Dall'esperienza del passato – spiegano Alessandra e Pier Luigi De Flammineis – nasce la volontà della terza generazione di trarre una lezione e di guardare al futuro, continuando ad investire, promuovere e valorizzare il territorio, con un velato senso di riscatto ma soprattutto con un forte senso di rispetto verso ciò la natura ha donato a questa terra».

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Il Mattino