Gioco d’azzardo, virus dipendenza per 1.600 famiglie salernitane

Gioco d’azzardo, virus dipendenza per 1.600 famiglie salernitane
C’è chi ha perso la casa e chi ha debiti fino a 100mila euro, famiglie distrutte dal gioco, da quei gratta e vinci in bella mostra e delle slot machine in ogni luogo:...

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C’è chi ha perso la casa e chi ha debiti fino a 100mila euro, famiglie distrutte dal gioco, da quei gratta e vinci in bella mostra e delle slot machine in ogni luogo: dal bar al pub, fino all’autogrill e al tabaccaio sotto casa, per non parlare delle apposite sale. La crisi economica cresce e l’offerta di gioco d’azzardo aumenta. Nel ventaglio di scintillanti offerte che sembrano promettere la garanzia della vincita, ce n’è per tutti i gusti ma il passo tra il brio del gioco e la dipendenza che poi sfocia in patologia, è davvero breve. L’allarme «ludopatia» in città arriva dalla Caritas che in collaborazione con la Fondazione antiusura San Giuseppe Moscati, ha organizzato una tavola rotonda sul tema «Povertà e disuguaglianze–Ludopatia e rischio usura», al fine di diffondere la cultura della prevenzione. Il quadro emerso è drammatico: a Salerno sono centinaia le vittime del fenomeno che non coinvolge solo gli anziani che sempre più spesso si giocano la pensione intera, ma anche i giovani, ai quali a volte, basta uno smartphone per cadere nella trappola del gioco. Sono una quindicina le famiglie salernitane salvate, solo negli ultimi 12 mesi, dalla sezione di Salerno della Fondazione Moscati, il centro fondato da padre Massimo Rastrelli che dagli anni ’90 è al fianco delle vittime del racket. Tante le storie raccontate dalla coordinatrice della sezione di Salerno, la dottoressa Annamaria Bruzzese, che con alcuni volontari da anni opera presso lo sportello di via Bastioni per aiutare le vittime di indebitamenti illegali attraverso il «Fondo di garanzia antiusura» che consente di ottenere prestiti dagli istituti di credito convenzionati.
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Il Mattino