Giornata del Trekking Urbano per conoscere la storia Salerno

una passeggiata nei luoghi storici
"Trekking urbano: cibo, arte e tradizioni". E' questo il tema della passeggiata notturna (ore 19-22) programmata oggi a Salerno, organizzata dall’Associazione...

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"Trekking urbano: cibo, arte e tradizioni". E' questo il tema della passeggiata notturna (ore 19-22) programmata oggi a Salerno, organizzata dall’Associazione Erchemperto, in collaborazione con le associazioni San’Andrea nell’Annunziatella, Il Centro Storico, I Figli del Vesuvio del IV Istituto Comprensivo Statale di Nocera Inferiore, la Bottega di Will, Antonella Schiavone, Nunzia Schiavone e Luigi Vernieri. Il raduno dei partecipanti è previsto sotto i portici di Palazzo di Città.


Si partirà da uno dei più antichi quartieri salernitani, dove le donne ancora oggi conservano e ripropongono le antiche ricette. Si tratta del Vicus Amalphitanorum, quartiere in cui, nel IX secolo, il principe Sicardo tradusse una colonia di mercanti originari di Amalfi. Gli escursionisti ripercorreranno anche l’antico quartiere del Plaium montis, per raggiungere l’ex convento di Santa Maria delle Grazie.

Per la Scuola Medica Salernitana, prima scuola di medicina di cui si abbia memoria, anche il cibo occupava un ruolo fondamentale nella cura del paziente. Grande era l’attenzione agli alimenti ed alle stagioni in cui era meglio consumarli. Questa tradizione la ritroviamo nello straordinario manuale di cucina “Gastronomia Salernitana di ieri e di oggi, ossia l’arte di trar diletto dal buon cibo nostrano”, scritto dal dottor Talarico nella prima metà del XX secolo. Filo conduttore in questa notte saranno, quindi, le nostre tradizioni culinarie: si ripercorreranno i luoghi legati alla memoria della Scuola e quelli descritti dal dottor Achille Talarico nel suo prezioso libro.

Attraversando i vicoletti del centro storico, dove ancora si sentono gli odori tipici della cucina tradizionale, si andrà alla ricerca delle antiche osterie, delle cantine di cui le più famose erano Cacone e da Mariuccia a cucchiéra e sembrerà ancora di udire le voci dei venditori ambulanti di generi alimentari. Un viaggio, dunque, alla scoperta di percorsi e gusti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino