Il vice-presidente della Provincia di Salerno bloccato e minacciato: «Posto e momento sbagliati»

Per tale aggressione, legata a motivi di viabilità, è stato arrestato un uomo, individuato in poche ore grazie all'opera dei carabinieri e trovato anche in possesso di una pistola clandestina.

Giovanni Guzzo
È il vice presidente della Provincia di Salerno, e consigliere comunale di Novi Velia, Giovanni Guzzo, l'uomo aggredito - per ragioni non legate alla politica, occorre...

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È il vice presidente della Provincia di Salerno, e consigliere comunale di Novi Velia, Giovanni Guzzo, l'uomo aggredito - per ragioni non legate alla politica, occorre subito specificare - nella serata di venerdì lungo la strada che collega Serre e Campagna e porta verso il Vallo di Diano. Per tale aggressione, legata a motivi di viabilità, è stato arrestato un uomo, individuato in poche ore grazie all'opera dei carabinieri della Compagnia di Eboli guidati dal capitano Greta Gentili, e trovato anche in possesso di una pistola clandestina. Il vice presidente della Provincia, il consigliere più votato alle recenti elezioni per l'ente guidato da Franco Alfieri, pur se originario di Novi Velia, da anni è residente nel Vallo di Diano ed è stato aggredito mentre era di ritorno a casa sua. Guzzo era da solo in auto, da poco aveva terminato una cena in un'attività ristorativa del posto con alcuni consiglieri comunali di Eboli quando, lungo la strada statale 19 delle Calabrie tra Campagna e Serre si è verificato l'increscioso episodio. Guzzo dopo aver imboccato la strada principale si è visto piombare a poca distanza dal suo veicolo, un'altra auto. Il conducente ha cominciato a lampeggiare e intimare di fermarsi fino a riuscirci. L’uomo alla guida del veicolo, ritenendo che Giovanni Guzzo gli avesse tagliato la strada (dinamica tra l'altro tutt'altro che verificata), lo inseguiva minacciandolo con un oggetto, poi si è scoperto essere, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, una pistola. Alle spalle di questa scena, con l'aggressore che urlava la sua rabbia e Guzzo che diceva non aver fatto nulla, è giunta l'auto con i tre consiglieri comunali di Eboli che capendo che qualcosa non andava per il verso giusto hanno cominciato a loro volta a lampeggiare e permettere al vice presidente di andare via. Tuttavia il conducente dell'altra auto comunque lo ha seguito ancora per qualche chilometro. Allo stesso tempo gli occupanti della terza vettura hanno allertato i carabinieri, i quali sono subito intervenuti per cercare di individuare l'automobilista. Dopo poco tempo i militari hanno scoperto e poi arrestato Luigi Consolmagno per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi e minaccia aggravata. L'uomo, infatti, sorpreso nel parcheggio di un distributore di benzina poco distante dal luogo dell'aggressione, era in possesso di una vettura identica a quella dell’inseguitore - della quale era stata segnalata parte della targa -e di una pistola clandestina. A questo punto il conducente ha tentato - sempre da quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Eboli - di darsi alla fuga travolgendo uno dei militari

Nella giornata di ieri Guzzo è tornato a Eboli per presentare la denuncia e raccontare alle forze dell'ordine quanto avvenuto. Ancora scosso dall'episodio ha ringraziato privatamente i carabinieri e il capitano Greta Gentili per il repentino intervento, per aver subito ricostruito l'intero accadimento e aver fatto sentire a i cittadini la presenza dello Stato. «Mi sono trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato - ha commentato Guzzo - e voglio ringraziare i carabinieri l'opera importante che sono hanno subito in atto. Ringrazio gli amici consiglieri di Eboli e tutti coloro che stanno mi mostrando solidarietà».

Gli accertamenti dei carabinieri sono infatti scattati subito e hanno permesso di ricostruire la dinamica dell'accaduto - che ovviamente dovrà essere appurata anche in base alla versione dell'arrestato - e portare in essere l'arresto
 

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Il Mattino