I napoletani Nebra presentano il loro disco nel cuore di Salerno

un lavoro made in Napoli
Disclan ospita stasera, dalle 19 nel cuore del centro storico di Salerno, lo showcase di presentazione del cd dei Nebra. Continua il “Cuore Colpevole on tour”, che sta...

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Disclan ospita stasera, dalle 19 nel cuore del centro storico di Salerno, lo showcase di presentazione del cd dei Nebra. Continua il “Cuore Colpevole on tour”, che sta portando i napoletani in giro per promuovere l’ultimo lavoro discografico: dopo i vari record stores, i live music clubs, le gallerie d’arte ed i festivals che li hanno visti impegnati negli ultimi mesi, i Nebra tornano ad esibirsi dal vivo con la già rodata e consolidata formazione a tre, mentre già si lavora alle nuove songs. Stavolta saranno ospiti sul palco di un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica di Salerno e dintorni. Attraverso la voce di Aurora Pelosi, la chitarra di Gianni Gargiulo ed i tamburi di Alfredo Manzo, il pubblico sarà coinvolto in un mondo fantastico fatto di storie antiche, miti e leggende, il tutto condito dal loro insolito rock, ingrediente principale di questo secondo album dal titolo rievocativo ''Cuore Colpevole'', prodotto dalla ravennate New LM Records, divisione della Crotalo Edizioni Musicali e distribuito da IRD. L’album vede la collaborazione di artisti contemporanei che hanno simbolicamente adottato ogni brano, lasciandosi ispirare dalle musiche e dai testi per abbinarvi una propria opera. Il loro nome deriva dal disco di Nebra, una lastra in metallo con applicazioni in oro risalente all'età del Bronzo che raffigura chiaramente fenomeni astronomici e simboli di forte impronta religiosa. Il disco è considerato la più antica rappresentazione del cielo e uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del XX secolo. Fu rinvenuto nell'estate del 1999 da alcuni saccheggiatori di tombe all'interno di una cavità in pietra sul monte Mittelberg, nei pressi della cittadina di Nebra, in Germania. Dal 2002 appartiene al museo regionale della preistoria di Halle.

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Il Mattino