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“Ospitare chi fugge dalla guerra significa restituire al popolo ucraino ciò che il conflitto gli ha tolto. C’è chi è disperato per aver perso la propria casa, i propri affetti. Il dolore è fortissimo. Accogliere nella propria casa significa aiutare a credere ancora nell’umanità”. Tre giorni di viaggio. I pensieri si affollano. Alla paura si sostituisce la speranza, tra i volontari sull’autobus partito da Baronissi, per riportare in Italia 42 ucraini, che saranno ospitati da famiglie del Comune e territori limitrofi. Il pullman, partito di notte, è diretto a Medyka in Polonia, al confine con l’Ucraina. Sosterà davanti alla chiesa dei Santi Apostoli oggi dalle ore 7 alle 19 per portare in salvo donne e bambini. Una missione umanitaria che coinvolge i volontari dell’Associazione Il Punto Gianluca Di Rosa e Aniello Giaquinto, l’infermiera Eva Della Calce, l’interprete Tetyana Zibrova e Luciano Bottiglieri. C’è anche qualche civile a bordo, per recuperare quella piccola bambina di Chernobyl arrivata in Italia ad 8 anni ed oggi diventata donna e madre. “Il fiato è sospeso”, racconta chi a Baronissi ha deciso di ospitare, in ansia affinchè la missione vada a buon fine. “È un esodo. Siamo in contatto dall’inizio dei bombardamenti – racconta una volontaria - è stato terribile sentire il boato dei bombardamenti attraverso il telefono. Io non ho paura per me in questo viaggio. Ho sentito però il bisogno di correre a salvarli. Un motivo ci sarà”. A salutare la partenza anche il sindaco, Gianfranco Valiante, che in pochi giorni ha disposto il sistema di sicurezza a garanzia della missione. “Il sindaco ha accolto l’idea e si è mobilitato all’istante, anche per l’autobus. È stata attivata anche una raccolta di beni di prima necessità, per cui viaggiamo con 3 pedane di medicine, vestiti e cibo in scatola – spiega Gianluca Di Rosa, vice presidente Il Punto, esperto insieme al presidente Mario Santaniello per interventi di emergenza in stato di calamità – Oltre ai 42, il Comune ha garantito altri 10 posti letto allo Sprar, per cui capiremo alla frontiera se ci sarà qualche altro da portare in salvo in Italia”. Ha aderito all’iniziativa di Baronissi anche Gerardo Antelmo, già sindaco di Cicerale, vincitore del premio Nassyria per la pace 2021, che domani raggiungerà il team al corridoio umanitario in Polonia: "Gianfranco ha predisposto una missione organizzata molto bene.
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Il Mattino