Addio a Iannuzzelli, bandiera per la pace: sfidò De Luca alle comunali di Salerno

Addio a Iannuzzelli, bandiera per la pace: sfidò De Luca alle comunali di Salerno
È stato la bandiera storica del pacifismo a Salerno, impegno culminato con l’incarico di presidente di Pax Christi. È scomparso ieri all’età di 81...

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È stato la bandiera storica del pacifismo a Salerno, impegno culminato con l’incarico di presidente di Pax Christi. È scomparso ieri all’età di 81 anni, dopo una lunga malattia, Filodemo Iannuzzelli, ingegnere, ex consigliere comunale, una vita spesa per l’impegno al servizio della collettività. «Era un cristiano non solo per il culto che praticava, ma perché verificava la sua fede nella dedizione verso gli ultimi - ricorda don Pietro Mari, storico parroco del Volto Santo, la parrocchia di riferimento di Iannuzzelli - Ci siamo trovati in una sintonia profonda, lavorando su questioni fondamentali, la pace, l’ambiente, l’accoglienza dei migranti. Era una persona amabile, rispettosa, dialogante. Ha onorato la condizione umana oltre che quella di credente».

Anche quando la politica lo tentò, Iannuzzelli scese in campo portando il suo modo di essere. Si candidò a sindaco nel 1993, sfidando Vincenzo De Luca e Giuseppe Acocella, con una candidatura partita dal basso. «Era il candidato del movimento pacifista, di un pezzo di Cgil e Cisl, di ecologisti e associazioni come Amnesty International - ricorda Angelo Orientale dell’associazione “Memoria in movimento” - Fu un successo, tre consiglieri eletti, tra cui Filodemo. Ci siamo ritrovati in un percorso comune che aveva la pace come momento di arricchimento, io militante e dirigente di Democrazia proletaria, Filodemo presidente di Pax Christi. Abbiamo fatto tante iniziative, anche alla parrocchia del Volto Santo. Ci siamo battuti insieme per realizzare a Salerno un centro studi sul tema “Un Mediterraneo mare di pace”. Nel rispetto delle nostre diversità ci siamo trovati dallo stesso lato della barricata». Fu candidato alla Camera dei Deputati nel 1994 nel collegio di Salerno centro per i Progressisti, ma nonostante i suoi oltre 23mila voti ed un ricorso per il riconteggio, non riuscì a varcare la soglia di Montecitorio

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Il Mattino