La strada c'è. La strada non c'è più. Una via rurale ma asfaltata, attraversata da agricoltori e proprietari terrieri ogni giorno, è scomparsa in poche ore, fagocitata dal cantiere di un'azienda. Un cantiere regolare, che ha comunque creato malumore nel piccolo centro di Sant'Arsenio. Una vicenda che ha inizio circa dieci anni fa quando l'area - al confine tra Polla e Sant'Arsenio - è passata da agricola a Pip.

Così sono state costruite sedi di alcune aziende. Il lotto attraversato dalla strada, larga quanto una macchina ma asfaltata e tenuta in buone condizioni, non era stato acquistato da alcun imprenditore e solo di recente è stata al centro di un acquisto da parte di un cittadino che ha risposto al bando del Comune guidato dal sindaco Donato Pica. Un’operazione di circa 150mila euro. L'ufficio tecnico del Comune, basandosi sulle planimetrie, ha dato il permesso (in regola anche le autorizzazioni sovracomunali) all'azienda di svolgere i lavori. Il muro perimetrale del nuovo cantiere ha tagliato proprio l'imbocco della stradina bloccando il transito e vietando il passaggio dei proprietari dei terreni retrostanti.

La rabbia dei cittadini si è quindi rivolta non all'imprenditore - legittimato - ma al Comune. «Molti miei assistiti - ha spiegato l'avvocato Enrico D'Amato - hanno chiesto che venga rispettato e fatto rispettare il diritto del passaggio per raggiungere le proprie terre. Faremo valere le nostre ragioni nei modi opportuni». Sulle planimetrie la strada non risulta ma i contadini dell'area la ricordano presente da decenni. «Da oltre 50 anni», ha rimarcato uno di loro. Occorre anche aggiungere che lo stesso imprenditore prima di procedere con il cantiere è stato sul luogo con il personale dell'Ufficio tecnico.

Il sindaco Donato Pica e la sua amministrazione stanno lavorando per trovare una soluzione a stretto giro, si stanno valutando alcune ipotesi temporanee.