Le famiglie Apicella e Paolucci hanno donato al Comune il Castello quale importante monumeto di interresse storico e turistico. Svetta sulle pendici del monte Saretto con...
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Attualmente, dell’antico castello permangono i ruderi, con porzioni di mura di cinta e le rovine di sei torri, due delle quali hanno probabili origini romane, mentre le altre risalgono ai periodi longobardo e normanno. Il sito fu punto nevralgico dei conflitti fra Ferrante d’Aragona ed il Conte Francesco Coppola, feudatario del castello. Quest’ultimo infine si arrese e fu condannato a morte. Ferrante d’Aragona, così come Renato d’Angiò e Carlo I contribuirono alla fortificazione ed alla manutenzione della struttura. Il castello diede alloggio al poeta ed umanista Jacopo Sannazzaro, il quale ivi compose il poemetto “Salices”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino