Il giudice «libera» i conti pignorati del Comune di Valva

Il giudice «libera» i conti pignorati del Comune di Valva
Il giudice dell'esecuzione "libera" tutti i conti della tesoreria del Comune di Valva, che erano stati bloccati per un pignoramento posto in essere dal Consorzio...

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Il giudice dell'esecuzione "libera" tutti i conti della tesoreria del Comune di Valva, che erano stati bloccati per un pignoramento posto in essere dal Consorzio cooperative che ha effettuato lavori post terremoto nella cittadina, per 10 milioni di euro. Un debito riconosciuto e certo, ma la contestazione era sulla pignorabilità delle risorse, che aveva prodotto di fatto uno stallo di tre mesi, impedendo il pagamento di stipendi e forniture.


Una situazione drammatica per il piccolo Comune che, dopo un'azione legale non semplice, ha avuto ragione sulla impignorabilità delle somme. In pochi giorni si è proceduto a liquidare, oltre agli stipendi arretrai ai dipendenti anche le liquidazioni ai fornitori.

Al centro della querelle il debito risalente al dopo sisma e a lavori realizzati dal Consorzio cooperative. Un credito noto, ma anche con un percorso di finanziamento stabilito perchè potesse essere onorato, che però si era trasformato incredibilmente in un pignoramento delle somme presso la tesoreria comunale, regionale, provincia e speciale. In pratica tutti i conti. La pronuncia del giudice dell'esecuzione ha riconosciuto, grazie ai legali Davide Forlenza ed Aniello Lamberti, le ragioni del Comune e quella impignorabilità, sbloccando di fatto le risorse.

Non è la prima volta che accade, ma stavolta era stato aggredito tutto il patrimonio finanziario. "Abbiamo vissuto momenti molto difficili - dice il sindaco, Vito Falcone - Dopo la liberazione dlele risorse ed i pagamenti arretrati di questi mesi, stiamo già procedendo a realizzare delle azioni affinchè un fatto simile non si ripeta più. Questa vicenda è come una spada di Damocle, che periodicamente si ripropone. Stiamo definendo questo percorso in maniera stringente affinchè il credito sia pagato con i fondi ad esso dedicati affinchè non si ripercuota più sulla comunità una simile aggressione". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino