Violenze su due sorelline a processo la famiglia di «orchi»

Violenze su due sorelline a processo la famiglia di «orchi»
SALA CONSILINA - La mamma di due ragazzine, il fratellastro e il patrigno sono stati rinviati a giudizio per violenza sessuale, corruzione di minore e maltrattamenti. In...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SALA CONSILINA - La mamma di due ragazzine, il fratellastro e il patrigno sono stati rinviati a giudizio per violenza sessuale, corruzione di minore e maltrattamenti. In particolare la mamma è accusata di maltrattamenti in famiglia, il fratellastro di atti sessuali con minorenne e per il patrigno l’imputazione è di violenza sessuale. È quanto deciso dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lagonegro. 


La vicenda riguarda una famiglia del Vallo di Diano e bisogna tornare in dietro di qualche anno per ricostruire quanto accaduto. La donna, madre di due ragazzine che all’epoca dei fatti avevano 10 e 15, viveva in un piccolo paese del Vallo di Diano insieme a un nuovo compagno e al figlio di quest’ultimo. Ma in quel rapporto familiare c’era qualcosa di torbido, come poi emerso dalle indagini. In quella abitazione accade qualcosa che non «convince» i carabinieri quando viene presentata la denuncia da parte di un familiare. È proprio il racconto di un parente, a far scattare il campanello d’allarme. Le indagini militari della Compagnia di Sala Consilina, così, portano alla luce delle presunte violenze nei confronti delle due ragazzine. Le due vengono immediatamente allontanate dalla famiglia, dalla mamma, dal patrigno e dal fratellastro. Vengono portate lontane, assegnate ad alcune case famiglia con l’intervento immediato dei servizi sociali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino