«Il taglio freddo della luna», Piera Carlomagno nel borgo Terravecchia di Giffoni Valle Piana

Il romanzo di Piera Carlomagno sarà presentato al Tinchité, venerdì 25 novembre alle 21.

Copertina del libro Il Taglio Freddo della Luna
ll nuovo romanzo di Piera Carlomagno sarà presentato al Tinchité piccolo bistrot del Borgo Medievale Terravecchia di Giffoni Valle Piana, venerdì 25 novembre...

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ll nuovo romanzo di Piera Carlomagno sarà presentato al Tinchité piccolo bistrot del Borgo Medievale Terravecchia di Giffoni Valle Piana, venerdì 25 novembre alle 21. Dialogherà con l’autrice Pina Masturzo, note musicali saranno di Domenico Andria. «Il taglio freddo della luna», edito da Solferino, è il terzo romanzo della serie che ha come protagonista l’anatomopatologa lucana Viola Guarino. Questa volta, le indagini, al fianco del sostituto procuratore della Repubblica di Matera Loris Ferrara e del vice questore Augusto De Salvo, la porteranno proprio sulla costa ionica della Basilicata, tra Policoro, Metaponto e la bianca Bernalda.

«Con una scrittura alta e letteraria, sensuale e incisiva al tempo stesso, Carlomagno ci conduce nei misteri più cupi della Basilicata.» Gabriella Genisi – la Repubblica. Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: è l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo è strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia arrivato, ma la sua assenza è solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della fossa irreversibile in cui, a pochi chilometri da lì, negli anni cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane.

E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, è sepolto nelle profondità della colpa? L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione. Piera Carlomagno tesse in questo nuovo noir una magistrale trama di ombre in cui stavolta anche l’indomita Viola Guarino, anatomopatologa e un po’ strega, faticherà a non restare invischiata.

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Il Mattino