Sant'Egidio del Monte Albino, imprenditore pestato in casa e derubato: 16 anni di carcere per coppia di rapinatori albanesi

Sant'Egidio del Monte Albino, imprenditore pestato in casa e derubato: 16 anni di carcere per coppia di rapinatori albanesi
SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO - Otto anni ciascuno per i due rapinatori albanesi che nel 2015 irruppero in casa di un uomo di Sant'Egidio del Monte Albino, che finì...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO - Otto anni ciascuno per i due rapinatori albanesi che nel 2015 irruppero in casa di un uomo di Sant'Egidio del Monte Albino, che finì pestato con ferocia per poi essere derubato di oggetti preziosi e soldi in contanti. La sentenza è stata emessa dal gup Giovanna Pacifico, che dietro una richiesta di condanna complessiva a 28 anni di carcere avanzata dalla procura, ha firmato una sentenza a otto anni di pena ciascuno.


Gli imputati sono Lefter Xheleka e Ardit Jakimi. I due furono arrestati dai carabinieri di Casoria nel 2016, dopo una serie di rapine commesse a cavallo dell'Agro Nocerino e del napoletano. Fondamentale fu, per la loro identificazione, la descrizione fornita dall'uomo rapinato a Sant'Egidio. Non appena rincasò a casa, notò i due stranieri trafugare gioielli e preziosi. Uno dei due gli puntò una pistola al volto, senza riuscire a sparare. Il complice, a quel punto, colpì la vittima con una chiave inglese, procurandogli ferite in testa e in bocca. L'uomo fu trasferito successivamente in ospedale, rimediando anche la rottura di un dente. I due stranieri facevano parte di una banda che, con base nel napoletano, agiva seguendo un modus operandi brutale e feroce.

L'episodio di Sant'Egidio fece scattare la competenza territoriale - in termini d'indagine - per la procura di Nocera Inferiore. La banda agiva in ville isolate, compiendo violenza sulle vittime, quasi sempre minacciate di morte e in alcuni casi, anche pestate a sangue. Almeno otto i componenti di quel gruppo, di cui due - di nazionalità albanese - condannati pochi giorni fa  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino