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A scuola come al nord Italia. Più tempo di lezione e mensa di pomeriggio per venire incontro ai genitori che lavorano. Ma con uno spauracchio che aleggia a fronte della crisi energetica: con più bambini a scuola di pomeriggio come faranno i Comuni a garantire il riscaldamento almeno fino alle 17 nei pomeriggi autunnali e invernali? Nella scuola del futuro c'è senza dubbio l'incremento del tempo prolungato alle elementari e alle medie. Un obiettivo che Salerno si appresta a centrare già da quest'anno scolastico secondo quanto emerge dalla rilevazione effettuata nei giorni scorsi dall'Ufficio scolastico provinciale. I dati sono confortanti e fotografano un incremento senza precedenti di richieste di tempo pieno formulate dalle famiglie del capoluogo e della provincia che la direzione scolastica di via Monticelli ha provveduto ad accettare con l'attivazione di nuove classi. Il trend in aumento interessa la scuola dell'infanzia, già avviata da anni sulla strada dell'incremento del tempo prolungato con i servizi mensa, e in particolare la scuola elementare.
Partiamo dai numeri contenuti nell'anagrafe scolastica. Le nuove attivazioni di tempo pieno interessano tra scuola dell'infanzia e primaria ben 987 alunni in più rispetto all'anno scorso. Un dato che rappresenta una prima, interessante novità alla vigilia della ripresa delle lezioni. Sempre più genitori bussano alle scuole per chiedere di inserire i propri figli negli elenchi del tempo pieno. Un segnale di come le abitudini delle famiglie stiano cambiando, con una rivoluzione radicale nel campo delle esigenze dei lavoratori che, evidentemente, prima di indirizzare le proprie scelte sulle scuole private, prendono in considerazione più del passato l'offerta delle scuole pubbliche aperte anche dopo l'orario mattutino.
Fino a qualche anno fa il tempo pieno era appannaggio delle scuole del Nord-est del Paese, dove le famiglie con genitori lavoratori sono quasi una costante.
Ma c'è un grande dubbio che assilla le famiglie salernitane in questi giorni: col caro energia e le possibili riduzioni di erogazione del gas, come faranno le scuole ad assicurare pomeriggi al caldo agli alunni a tempo pieno? È un paradosso che proprio nell'anno in cui la provincia di Salerno si avvicina agli standard delle province del nord Italia sul tempo pieno debba fronteggiare una emergenza energetica di non poco conto. Nel capoluogo, per adesso, il Comune non ha paventato un rischio di taglio alla erogazione del gas per I riscaldamenti delle scuole. Possibile solo un abbassamento di 2 gradi (dai 24 dell'anno scorso a 22) nelle aule.
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