Incontri a luci rosse in un hotel, in cinque finiscono a processo

Incontri a luci rosse in un hotel, in cinque finiscono a processo
NOCERA INFERIORE - Affronteranno il processo in cinque con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Sono il peruviano Joe Henry Calderon Morales, lo svizzero Giovanni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NOCERA INFERIORE - Affronteranno il processo in cinque con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Sono il peruviano Joe Henry Calderon Morales, lo svizzero Giovanni Ballinari e le tre colombiane Mary Luz Garces, Yolanda Giraldo Gomez e Carolina Sierra Aldana. Il rinvio a giudizio, con il processo fissato all’udienza del prossimo 20 dicembre 2018 davanti ai giudici del terzo collegio del Tribunale di Nocera Inferiore, su disposizione del Gup Leda Rossetti, riguarda lo stralcio di una precedente maxi inchiesta con base a Nocera Inferiore e riferimenti in Sudamerica e oltre i confini nazionali.


Proprio a Nocera Inferiore, secondo le indagini della Procura, sarebbero stati gestiti centinaia di incontri con prostitute e trans, attraverso annunci a mezzo stampa e portali web. Alcuni degli incontri sarebbero stati consumati presso l'hotel Astoria, a Nocera Inferiore, mentre altri nelle alcove di Nocera Superiore, Avellino e Como. In particolare, in questo frangente giudiziario ci sono state diverse fasi interlocutorie legate a questioni di competenza territoriale: il gip di Nocera Inferiore aveva precedentemente rinviato gli atti per alcuni dei coinvolti alla Procura di Busto Arsizio, per riferimento all’area di competenza, con i ruoli individuati e i fatti contestati. Nell'albergo arrivavano prostitute, in particolare cittadine colombiane  e peruviane, che dopo aver ottenuto un permesso di soggiorno in Spagna, venivano in Italia per alloggiare e lavorare come prostitute. I prezzi oscillavano dai 100 ai 120 euro.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino