Fitti gonfiati e sfratti: gli inquilini sono forze dell'ordine

Fitti gonfiati e sfratti: gli inquilini sono forze dell'ordine
Malversazione ai danni dello Stato e calunnia. Dovrà rispondere di questi reati G.DC., un imprenditore di Mercato San Severino, per il quale il gip del tribunale di Nocera...

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Malversazione ai danni dello Stato e calunnia. Dovrà rispondere di questi reati G.DC., un imprenditore di Mercato San Severino, per il quale il gip del tribunale di Nocera Inferiore, Giovanni Pipola, ha anche disposto un sequestro preventivo per equivalente di poco più di 623mila euro eseguito ieri dai finanzieri del Gruppo Salerno agli ordini del tenente colonnello Sebastiano Barbato. In particolare, il sequestro ha riguardato beni mobili ed immobili intestati alle società Edil Trieste e Ital Costruzioni riconducibili entrambe all’indagato. La particolarità dell’indagine è che l’imprenditore avrebbe gonfiato i fitti su immobili da destinare alle forze dell’ordine - in quanto realizzati con un finanziamento agevolato a fondo perduto - ed in alcuni casi avrebbe dato in locazione anche a privati.


A dare il via agli accertamenti dei militari delle fiamme gialle è stata proprio la denuncia di un appartenente alle forze dell’ordine. Un esposto dettagliato che ha consentito ai finanzieri di poter ricostruire l’intero meccanismo fraudolento e anche di accertare che la denuncia presentata dall’imprenditore nei confronti di una funzionaria del Comune di Mercato San Severino - nel disperato tentativo di sviare l’attenzione degli investigatori - era priva di fondamento. L’uomo l’aveva accusata di essere indebitamente intervenuta nelle procedure di assegnazione degli alloggi. 


L’imprenditore aveva ottenuto dallo Stato un finanziamento di 623.928,60 euro destinato alla realizzazione di trenta alloggi di edilizia agevolata da concedere in locazione per un periodo di ventidue anni a favore dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato «quando è strettamente necessario per la lotta alla criminalità organizzata». Di questi alloggi, però, sei - liberatisi a seguito dell’assegnazione precedentemente avvenuta tramite procedura prefettizia - non sono stati assegnati a personale delle forze dell’ordine (di qui la denuncia alla funzionaria del Comune) ma a dei privati, applicando un canone di locazione di 742 euro invece che di 426 a metro quadrato.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino